

Melusina
Il medioevo per i bambini
Associazione Culturale

Perchè Fumone
L’ambiente naturale e la struttura urbanistica del borgo, rimasti intatti, sono la testimonianza di quell’illustre passato che, entrando a Fumone, non sembra poi così lontano.
La rocca è totalmente circondata da mura, con torri di guardia ancora visibili
e due sole porte: Porta Romana e Porta Napoletana.
Una seconda cinta è costituita da case nobiliari ed infine, il castello con il suo
giardino pensile al centro e nel punto più alto di Fumone.
Il borgo, completamente pedonale, ospita le botteghe garantendo ai ragazzi libertà di movimento in totale sicurezza.
Perché Medioevo
Il Medioevo è un periodo ben lungi dal definirsi buio, quel passato vive ogni giorno in noi con modi di dire, proverbi ed abitudini qualche volta, purtroppo, dimenticate come lo stretto rapporto con il mondo naturale, la formazione degli apprendisti all’interno delle botteghe artigiane o l'attenzione ad evitare lo spreco e l'incoraggiamento al riciclo di ogni prodotto. Pratiche che l'odierno vivere quotidiano suggerisce di riconsiderare.
Pensiamo inoltre a tutte le invenzioni che ci ha lasciato. Come ricorda Chiara Frugoni il Medioevo ci dà gli occhiali, i bottoni, le mutande, i pantaloni, ci fa divertire con le carte da gioco, i tarocchi, gli scacchi ed il carnevale; lenisce il dolore con l’anestesia, ci illude con gli amuleti. Ha portato in casa il gatto, i vetri alle finestre ed il camino; ci fa sedere a tavola e mangiare con la forchetta, la pasta tanto amata, la cui farina viene instancabilmente macinata dai mulini ad acqua ed a vento. Ha saputo sfruttare la forza motrice dell’acqua mettendo in movimento frantoi, segherie, mulini da carta e da farina. Ha alleviato la fatica umana con la carriola, reso più sicuro il cammino dei naviganti con l’invenzione della bussola e del timone. In battaglia ha fatto sventolare le bandiere con gli stemmi colorati e risuonare il fragore della polvere da sparo dei fucili e dei cannoni. Ha cambiato il nostro senso del tempo, nell’aldilà, perché ha fatto emergere un terzo regno, il purgatorio, che rompe i destini immutabili dell’eternità.